Domande frequenti
Su lavorazioni, materiali e soluzioni ElastoTecnica
La sezione FAQ di ElastoTecnica raccoglie le risposte alle domande più comuni relativamente alla lavorazione delle materie plastiche, al poliuretano e ai progetti su disegno, oltre che ai sistemi di protezione per magazzini automatizzati.
Un punto di partenza utile per orientarsi tra materiali, processi, applicazioni e vantaggi tecnici delle nostre soluzioni su misura.
Domande frequenti
FAQ su magazzini automatizzati e soluzioni Autostore™
Come funziona una soluzione Autostore™?
Autostore™ è un sistema automatizzato di stoccaggio e picking basato su contenitori impilati all’interno di una griglia modulare. I robot si muovono sulla parte superiore della struttura e prelevano i contenitori in base agli ordini ricevuti. Il sistema è altamente scalabile, adattabile a spazi ridotti e integrabile con software di gestione logistica.
Quali sono i vantaggi di un magazzino automatizzato rispetto a uno tradizionale?
Il magazzino automatizzato (noto anche come Sistema Autostore™) consente di ottimizzare spazi, tempi e risorse in azienda: riduce l’ingombro a terra grazie allo sviluppo verticale, accelera la gestione delle merci con sistemi automatici di prelievo e stoccaggio, e minimizza errori e fermi grazie a una gestione software integrata. Rispetto ai magazzini tradizionali, offre inoltre maggiore efficienza e tracciabilità, migliorando la produttività complessiva dell’impresa.
In quali settori industriali è conveniente adottare un magazzino automatizzato?
Le soluzioni di magazzino automatizzato sono particolarmente efficaci nei settori con alti volumi di movimentazione, come la logistica, il comparto manifatturiero, l’e-commerce, la componentistica tecnica e l’Automotive. Sono ideali anche per le aziende che vogliono ottimizzare lo spazio, riducendo l’ingombro a terra e aumentando la capacità di stoccaggio per metro quadrato.
Cosa si intende per magazzino automatico verticale?
Un magazzino automatico verticale è un sistema di stoccaggio ad alta densità che sfrutta l’altezza dell’edificio per ottimizzare lo spazio disponibile. La movimentazione dei materiali avviene tramite ascensori e trasloelevatori automatizzati, che prelevano e consegnano i contenitori in modo rapido e preciso.
Quanto spazio serve per installare un sistema come Autostore™?
Una delle principali caratteristiche dei sistemi automatizzati Autostore™ è l’elevata efficienza nello sfruttamento dello spazio: il magazzino verticale automatico può infatti essere installato anche in ambienti con metrature contenute, sviluppandosi in altezza. In più, il layout di queste soluzioni è totalmente personalizzabile in base alla struttura del capannone e alla tipologia di prodotti da gestire.
Quali vantaggi offre l’integrazione di pannelli in PVC e protezioni industriali nei magazzini automatizzati?
L’uso di pannelli in PVC espanso o compatto nei sistemi Autostore™ consente di realizzare divisori leggeri, resistenti e facilmente igienizzabili all’interno dei magazzini automatizzati. Queste soluzioni sono ideali per creare protezioni fisiche tra l’uomo e i macchinari, oltre che per migliorare la visibilità dei prodotti all’interno del sistema (quando realizzate in PVC trasparente) e contribuire a un ambiente di lavoro complessivamente più ordinato ed efficiente.
ElastoTecnica può supportare anche la progettazione delle protezioni per magazzini automatizzati?
Sì, ElastoTecnica non si occupa solo della fornitura di semilavorati, ma affianca le aziende nella progettazione e realizzazione di soluzioni su misura per ambienti logistici e industriali, incluse protezioni modulari, pannelli tecnici, sistemi antiurto e rivestimenti personalizzati per le aree più sensibili dei magazzini automatizzati.
Come avviene l’inserimento e il recupero degli articoli all’interno di un sistema Autostore™?
Nel sistema Autostore™, l’inserimento e il recupero degli articoli avvengono tramite una rete di robot che si muovono su una griglia sovrastante i contenitori stoccati. Per l’inserimento, i robot prelevano un contenitore vuoto e lo posizionano in una cella disponibile all’interno della struttura compatta del magazzino. Gli articoli vengono stoccati in colonne ad alta densità per ottimizzare lo spazio. Quando è necessario recuperare un articolo, il robot si sposta sopra il contenitore corretto, lo solleva e lo trasporta a una stazione di picking, dove l’operatore o un sistema automatico esegue il prelievo. Al termine, il contenitore viene reinserito nel magazzino. Tutte le operazioni sono coordinate da un software che gestisce i movimenti in tempo reale, ottimizzando i flussi e riducendo i tempi di attesa. Questo approccio automatizzato consente una gestione efficiente, rapida e con minori margini di errore.
Quali tipi di prodotti e contenitori sono compatibili con Autostore™?
Il sistema Autostore™ è concepito per la gestione di piccoli colli: articoli di dimensioni contenute e peso ridotto, facilmente stoccabili in contenitori modulari. È la soluzione ideale per settori come e-commerce, retail e produzione, dove velocità e densità di stoccaggio sono fondamentali. I contenitori devono essere robusti, uniformi e compatibili con la griglia del sistema, così da garantire un’integrazione perfetta con i robot Autostore™.
Quali requisiti deve avere un magazzino per poter installare un sistema Autostore™?
Per installare un magazzino automatizzato Autostore™, l’ambiente deve avere una pianta regolare, altezza sufficiente e superficie adatta a sostenere la griglia modulare. Sono richieste alimentazione elettrica adeguata, connessioni dati stabili e layout ottimizzato per accessibilità e sicurezza. È inoltre essenziale raccogliere dati su volumi, tipologie e rotazione dei prodotti per progettare il sistema in modo efficiente.
Domande frequenti
FAQ sulla lavorazione delle materie plastiche
Cosa si intende per semilavorati plastici?
I semilavorati plastici sono materiali in formati standard (lastre, barre, tondi) pronti per essere lavorati meccanicamente in base al progetto del cliente. Possono essere in POM, PE, PTFE, PVC, PMMA, policarbonato, PEEK o altri polimeri tecnici, ciascuno con le proprie caratteristiche specifiche. Prendono il nome di “semilavorati” perché rappresentano uno stadio intermedio tra la materia prima e il prodotto finito.
In quali settori vengono principalmente utilizzati i semilavorati plastici?
I semilavorati plastici trovano applicazione in numerosi settori grazie alla loro versatilità, leggerezza e resistenza chimica. Sono ampiamente utilizzati nell’industria manifatturiera e meccanica per la realizzazione di componenti tecnici e parti di macchinari. Nell’edilizia vengono impiegati per elementi strutturali, isolanti e rivestimenti. Sono fondamentali anche nell’industria alimentare, dove vengono scelti per la sicurezza e l’inerzia chimica a contatto con gli alimenti.
Nel settore medicale vengono utilizzati per dispositivi e componenti biocompatibili, mentre in elettronica ed elettrotecnica le loro qualità tecniche sono ottimali per l’isolamento e la produzione di componenti di precisione. Altri ambiti rilevanti includono l’Automotive (per componenti leggeri e resistenti), il packaging tecnico, il tessile e l’arredamento, oltre al fai da te e al comparto cartario e della trasformazione industriale.
Questa ampia diffusione è dovuta alla facilità di lavorazione dei semilavorati plastici e alla possibilità di personalizzarne le proprietà in base alle esigenze applicative.
Quali sono le principali lavorazioni delle materie plastiche?
Le lavorazioni più comuni delle materie plastiche includono lo stampaggio a iniezione, l’estrusione, la termoformatura, la fresatura CNC, la tornitura e il taglio su misura. La tecnica deve essere selezionata in base al tipo di materiale e all’applicazione finale, al fine di garantire precisione, qualità e resistenza meccanica.
Quando è opportuno scegliere lavorazioni plastiche su disegno tecnico?
Le lavorazioni su disegno sono particolarmente indicate quando si richiedono componenti unici, complessi o fuori standard, ad esempio per la sostituzione di pezzi usurati, la prototipazione o produzioni in piccole serie. In questi casi, è importante affidarsi a fornitori in grado di offrire anche consulenza tecnica – come la nostra azienda.
Qual è la differenza tra Polietereterchetone (PEEK), Polivinildenfluoruro (PVDF) e PET (arnite)?
La principale differenza tra PEEK, PVDF e PET riguarda le prestazioni termiche, meccaniche e la resistenza chimica. Il PEEK è un polimero ad alte prestazioni, in grado di resistere fino a 260 °C e mantenere un’elevata rigidità e stabilità dimensionale anche in condizioni di carico ciclico, motivo per cui viene scelto per componenti meccanici di precisione in ambienti gravosi. Il PVDF è invece un fluoropolimero apprezzato per l’ottima resistenza chimica e la stabilità ai raggi UV, con una temperatura d’esercizio inferiore (fino a circa 170 °C), che lo rende ideale per applicazioni esposte agli agenti atmosferici o in ambienti chimicamente aggressivi. Il PET, infine, è una versione rinforzata del PET con fibra di vetro, che offre una buona rigidità e resistenza meccanica con temperature operative comprese tra 120 e 150 °C, ed è una soluzione conveniente per componenti strutturali che richiedono affidabilità e costi contenuti.
Quali sono le principali differenze tra POM (Delrin), PE (Polizene®) e PTFE (Teflon®)?
Il POM (Delrin) si distingue per l’elevata rigidità, resistenza meccanica e soprattutto stabilità dimensionale, qualità che lo rendono ottimale per la produzione di componenti meccanici di precisione che richiedono durevolezza e tolleranza dimensionale. Il PE (Polizene®) è noto per l’inerzia chimica, ovvero la capacità di resistere all’attacco di molti agenti chimici, ed è particolarmente apprezzato per le proprietà antiaderenti e la sicurezza nelle applicazioni alimentari. Ha una buona resistenza all’usura ma è meno rigido rispetto al POM. Infine, il PTFE (Teflon®) eccelle per la resistenza chimica estrema, l’inerzia, le proprietà dielettriche e l’alta temperatura di servizio (fino a circa 260°C). Presenta inoltre il più basso coefficiente di attrito tra i tre materiali, sebbene sia resistente dal punto di vista meccanico e più morbido rispetto al POM.
Quando conviene usare semilavorati plastici rispetto ai metalli?
I semilavorati plastici sono preferibili quando servono leggerezza, resistenza alla corrosione, proprietà isolanti o una lavorazione più veloce rispetto ai metalli. Sono inoltre ideali per ambienti aggressivi, per il contatto alimentare o per applicazioni customizzate. I semilavorati plastici consentono di ridurre i costi e i tempi di produzione rispetto ai metalli, che invece offrono solitamente maggiore resistenza meccanica ma sono più pesanti e richiedono lavorazioni più complesse e costose. La scelta tra materiale plastico e metallo dipende pertanto dall’applicazione finale, dal bilancio tra proprietà meccaniche, chimiche e di costo richieste.
Come scegliere il materiale plastico più adatto per una lavorazione industriale?
La scelta del materiale plastico per determinate lavorazioni industriali dipende da vari fattori: funzione del pezzo, condizioni ambientali, temperature, agenti chimici, sollecitazioni meccaniche. Un partner altamente specializzato come ElastoTecnica può aiutarti a selezionare il materiale ideale per ottenere le migliori prestazioni e ottimizzare tempi e costi di produzione.
Quali sono i formati disponibili per le lavorazioni meccaniche di materie plastiche?
ElastoTecnica lavora su lastre, barre tonde, barre forate e manicotti in una vasta gamma di materiali come POM, PE, PVC, PTFE, PA, PEEK, PMMA, PC e PVDF. Tutti i semilavorati sono selezionati in base alla funzione e alle specifiche esigenze di progetto.
Le lavorazioni su disegno sono possibili anche per piccole quantità?
Certamente! ElastoTecnica è attrezzata per gestire anche piccole serie o singoli pezzi su disegno tecnico del cliente, grazie a un’organizzazione flessibile, a un parco macchine 4.0 e a un team particolarmente esperto nell’ambito della personalizzazione dei semilavorati.
Domande frequenti
FAQ sul poliuretano per applicazioni industriali
Quali sono i vantaggi del poliuretano nei componenti industriali?
Il poliuretano è un materiale estremamente versatile e resistente, ideale per componenti e semilavorati sottoposti a sollecitazioni meccaniche, urti e abrasioni. Offre un’elasticità superiore, eccellente durata nel tempo e capacità di adattarsi a geometrie complesse, garantendo prestazioni elevate anche in ambienti aggressivi o con elevata richiesta di resistenza chimica e termica.
In quali settori vengono utilizzati gli articoli in poliuretano a disegno?
Il poliuretano lavorato su disegno viene impiegato in numerosi settori tra cui automazione industriale, logistica, alimentare, packaging, edilizia e Automotive. Semilavorati in questo materiale sono particolarmente apprezzati in ambiti dove la personalizzazione delle proprietà meccaniche e fisiche è fondamentale, come la resistenza all’usura e l’adattabilità a specifiche condizioni operative.
Che differenza c’è tra poliuretano compatto ed espanso?
Il poliuretano compatto è caratterizzato da alta densità e resistenza meccanica, qualità che lo rendono adatto per produrre parti tecniche e componenti che richiedono solidità e durata. Il poliuretano espanso è più leggero, con buone proprietà isolanti termiche e acustiche: tali caratteristiche lo rendono molto indicato per produrre una molteplicità di semilavorati, soprattutto per imbottiture, isolamento e applicazioni dove il peso ridotto è un vantaggio.
Come avviene la gommatura in poliuretano di rulli o ruote?
Il rivestimento in poliuretano viene applicato tramite processi di colata o stampaggio su un’anima metallica, conferendo ai rulli e alle ruote maggiore resistenza all’usura, migliore aderenza al suolo e minore rumorosità durante il movimento, aumentando così l’efficienza operativa e la durata complessiva del componente.
Quali tipi di lavorazione si possono eseguire sul poliuretano?
Il poliuretano è, per sua natura, un materiale molto lavorabile: può essere tagliato, fresato, tornito e forato con elevata precisione. Queste caratteristiche lo rendono ideale per la realizzazione di componenti tecnici personalizzati come ruote, rulli, manicotti e rivestimenti. Complessivamente, la natura versatile del poliuretano fa sì che sia utilizzato su larga scala per molteplici esigenze industriali.
Che cosa sono gli elastomeri poliuretanici?
Gli elastomeri poliuretanici sono materiali ad alte prestazioni che combinano la flessibilità e l’elasticità della gomma con la robustezza dei termoplastici. Offrono eccellente resistenza meccanica, chimica e all’abrasione, risultando perfetti per applicazioni industriali che richiedono durabilità e performance elevate.
Quando è opportuno scegliere il Vulkollan® rispetto ad altri poliuretani?
Il Vulkollan® è un elastomero poliuretanico ad alte prestazioni ideale per applicazioni con carichi elevati, alte velocità o sollecitazioni meccaniche intense. È particolarmente indicato nei sistemi di movimentazione automatica grazie alla sua eccezionale resistenza all’usura, elasticità e capacità di assorbire urti.
Quali formati di semilavorati in poliuretano sono disponibili?
Sono disponibili lastre, barre, tondi e manicotti in poliuretano, con diverse durezze e colorazioni. Questi semilavorati possono essere lavorati su misura secondo specifiche tecniche precise per adattarsi a molteplici applicazioni industriali.
È possibile realizzare piccoli lotti di articoli in poliuretano su misura?
Sì. Aziende come ElastoTecnica offrono servizi di lavorazione su disegno anche per piccole serie, ideali per prototipi o produzioni speciali in settori altamente personalizzati. Questo servizio è molto richiesto in contesti che richiedono elevata customizzazione e rapidità di consegna, a fronte di costante qualità e precisione nella lavorazione.
Come inviare un disegno tecnico per la lavorazione in poliuretano?
Il disegno tecnico può essere inviato in formato digitale (come .dxf, .step, .pdf). In breve tempo dalla ricezione del materiale, i nostri esperti offriranno a una consulenza tecnica personalizzata e un preventivo basato sulle specifiche del progetto.